2025: Nuove frontiere per le piccole imprese

I nuovi limiti di fatturato in sintesi:
Il regolamento sulle piccole imprese è stato completamente rivisto il 1° gennaio 2025. Questo cambiamento comporta sia opportunità che sfide per le piccole imprese e i lavoratori autonomi. In particolare, i piccoli imprenditori dovrebbero tenere d “occhio i nuovi limiti di fatturato e l” obbligo di monitorare il fatturato per evitare modifiche inaspettate alla tassazione standard.
- Fatturato dell’anno precedente: massimo € 25.000 (netti) e
- Fatturato nell’anno in corso: massimo € 100.000 (netto)
Importante: se il limite di 100.000 euro viene superato nell’anno in corso, la tassazione standard si applica automaticamente a partire da questo momento. Ciò significa che sei obbligato a dichiarare e pagare l’IVA e a presentare una dichiarazione IVA anticipata e una dichiarazione annuale a partire dal momento in cui il limite viene superato. L’esenzione rimane in vigore per tutte le vendite fino al raggiungimento del limite.
Esempio pratico: Superamento del limite di fatturato
Lena è una fotografa indipendente e da anni beneficia della normativa sulle piccole imprese. Ciò significa che emette fatture senza IVA e non deve pagare l “IVA all” ufficio delle imposte. I suoi clienti, per lo più privati, apprezzano i suoi prezzi trasparenti e privi di supplementi fiscali.
Nel 2024, la sua attività va a gonfie vele: realizza un fatturato (netto) di 23.000 euro, inferiore al limite di 25.000 euro dell’anno precedente. Ciò significa che nel 2025 rimarrà un piccolo imprenditore.
Ma nel 2025 gli affari vanno a gonfie vele: Lena fotografa numerosi matrimoni e a ottobre ha già raggiunto un fatturato di 92.000 euro. A novembre, un importante e redditizio ordine per un evento aziendale le frutta altri 12.000 €. Lena supera così la soglia cruciale dei 100.000 euro: il suo fatturato totale per l’anno è ora di 104.000 euro (netti).
E ora la situazione si fa interessante: Lena rimane un piccolo imprenditore fino ai primi 100.000€. Per le vendite superiori a questa cifra, cioè 4.000 euro, deve passare immediatamente alla tassazione ordinaria. In concreto, questo significa che deve applicare l “IVA sulle vendite superiori a 100.000€ (nel suo caso il 19%). Inoltre, è obbligata a presentare dichiarazioni IVA anticipate ed entra a far parte del sistema IVA ordinario. Allo stesso tempo, da questo momento in poi, può anche richiedere l” imposta a credito sui propri investimenti, ad esempio per le nuove telecamere o gli abbonamenti al software.
Anche per l’anno successivo, il 2026, Lena rimarrà soggetta alla tassazione ordinaria – e per intero a partire dal primo euro guadagnato, anche se nel 2026 realizzerà un fatturato di soli 40.000 euro. Ha diritto a rientrare nella normativa sulle piccole imprese solo se nel 2026 non supera la soglia di 25.000 euro di fatturato. In questo caso, potrà richiedere nuovamente lo status di piccola impresa a partire dal 2027.
Questo esempio mostra chiaramente quanto sia importante tenere sotto controllo l’andamento delle vendite. Soprattutto quando le vendite subiscono forti fluttuazioni, ad esempio a causa di picchi stagionali come matrimoni o eventi, può succedere che il limite venga superato inosservato.
Quando è davvero utile il regolamento per le piccole imprese?
La decisione di utilizzare o meno il regolamento per le piccole imprese dipende molto dal tuo gruppo target e dai tuoi investimenti:
- Se fornisci principalmente servizi a privati o ad aziende che non hanno diritto alla detrazione dell “imposta a monte (ad esempio medici o proprietari), lo status di piccola impresa ti offre un vantaggio competitivo. Puoi offrire i tuoi servizi a prezzi più bassi o ottenere un profitto maggiore perché non devi applicare l” IVA.
- Se fornisci i tuoi servizi principalmente ad aziende che hanno diritto alla detrazione dell’imposta a monte, lo status non ti serve a molto: loro detraggono comunque l’IVA e tu perdi la detrazione dell’imposta a monte sulle tue spese.
Soprattutto nel caso di investimenti elevati (ad esempio per la tecnologia o le attrezzature), può essere sensato rinunciare alla normativa sulle piccole imprese per richiedere l’imposta a monte.
La fatturazione secondo il nuovo regolamento
Dal 2025 le piccole imprese dovranno anche emettere correttamente le loro fatture. Queste dovranno contenere, tra l’altro, i seguenti elementi
- Non mostrare l’imposta sulle vendite
- Riferimento al regolamento sulle piccole imprese (es. “Esenzione fiscale per le piccole imprese”)
- Nome e indirizzo dell’imprenditore e del cliente, codice fiscale o identificativo della piccola impresa, tipo e portata del servizio e compenso
Importante: se dichiari inavvertitamente l’IVA, sei obbligato a pagarla all’ufficio delle imposte, anche se in realtà saresti esente dall’imposta.
Novità: la normativa sulle piccole imprese ora è valida anche in Europa!
Un grande punto a favore: dal 2025 potrai applicare il regolamento per le piccole imprese anche in altri Paesi dell “UE, senza doverti registrare fiscalmente. Il prerequisito è la partecipazione alla procedura di registrazione speciale dell” Ufficio Federale Centrale delle Imposte (BZSt).
Limiti per questo:
- Il fatturato a livello europeo non deve superare i 100.000 euro (netti).
Non appena superi questo limite, l’esenzione termina automaticamente e devi passare alla tassazione standard nei paesi interessati.
I tuoi prossimi passi:
- Monitora regolarmente le tue vendite in modo da non superare inosservato il limite di vendita.
- Considera la possibilità di rinunciare volontariamente al regolamento per le piccole imprese: questo può essere utile per gli investimenti di grandi dimensioni.
- Hai in programma vendite in altri Paesi dell’UE? Scopri la procedura di segnalazione e assicurati di rispettare i limiti.
Hai delle domande o non sei sicuro che la normativa sulle piccole imprese faccia al caso tuo? Lasciati consigliare da noi: insieme troveremo la soluzione fiscale migliore per te e per la tua attività!
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